mercoledì 19 dicembre 2012

Nuovo articolo di Mauro Steffè sul problema elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia,
 e la riduzione Consiglieri e dei vitalizi...  e chi continuerà a prenderli...
pubblicato il 20 dicembre su Il Giornale d'Italia.
il giornale de La Destra con anche altri articoli interessanti....


http://ww2.virtualnewspaper.it/giornaleditalia/books/121220giornaleditalia/#/8/

Intanto Auguri a tutti....per chi ci crede ancora


lunedì 19 novembre 2012

giovedì 1 novembre 2012

ECCO 2 ARTICOLI NON PUBBLICATI DA IL PICCOLO negli ultimi 15giorni !!..
 ( La vergogna dellastampa detto il bugiardello,   anzi  bugiardazzo..)



 Il merito che non c'è

Mauro Steffe' coordinatore di LaDestra Monfalcone,
irride a meriti illusori che si attribuisce la Lega,
pavoneggiandosi per una semplice uscita, 
di aver impedito l'apertura di una sede per musulmani.
 Le sole ragioni per cui la comunità islamica,
non ha concluso l'acquisto dell'immobile in via I maggio,
è il problema della destinazione d'uso commerciale dello stabile,
e altresì poi anche il costo troppo ingente per la stessa comunità,
Il quale non ha reperito i fondi necessari, dice Steffe'.
Ciò secondo le parole di alcuni responsabili della comunità,
con i quali noi avevamo avuto qualche battibecco.
 Per il resto anche noi di La Destra allora spetterebbe un merito,
avendo raccolto con pochi banchetti diverse centinaia di firme,
da presentare al sindaco, per impedirne invece la destinazione,
di eventuali fondi pubblici..
Pertanto il merito non spetta a nessuno.

Mauro Steffe'
La Destra Monfalcone

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Un patriota una... piazzetta

Mauro Steffe' dell'Osservatorio Sociale e del Tradizionale,
ha consegnato qualche giorno fa all'assessorato competente,
il Curriculum di Pietro Dominutti, il patriota ucciso a Monfalcone,
in via Terenziana, con due colpi di pistola alla schiena da elementi partigiani filo slavi,
mentre rincasava la sera del lontano 14 gennaio 1948.
Il documento descrive in breve la sua esistenza,
ed è necessario alla richiesta di intitolazione
della piazzola antistante la stele dove era avvenuto l'omicidio.
Dopo un lungo periodo di ricerche e accertamenti dai familiari,
si è ricomposto il profilo di un semplice monfalconese come tutti gli altri,
più che di un patriota che cercava qualche gloria.
Ora spetta alla commissione, valutare l'intitolazione.
Ci sono vari motivi per ricordare quel delitto,
primo dei quali il rispetto per un italiano,
che semplicemente sentiva e voleva restare in Italia,
e non passare alla Yugoslavia che ora non c'è più,
nei tempi bui e travagliati del dopoguerra.
A gennaio la commemorazione annuale.

Mauro Steffe'
Osservatorio Sociale e del Tradizionale

giovedì 25 ottobre 2012

martedì 16 ottobre 2012




LE PRETESE ( SLOVENE ) NON  FINISCONO MAI..


Si e' svolta sabato 13 a Gorizia, la prima Conferenza regionale sulla tutela della minoranza slovena, presente nelle città di confine. Qui è stata presentata l'indagine conoscitiva, sull’attuazione della tutela della minoranza. L' indagine viene redatta dallo SLORI (Istituto Sloveno di Ricerche),ai sensi dell’art. 8 della L.38/2001, e presentata al comitato paritetico, che paritetico non è vista la componente pro-slovena del 90 % dei componenti. Nonostante alcuni tagli, qui è venuto alla luce, l’elevato grado di attuazione della legge nazionale n.38/2001 e della L.R. n.26/2007. Come altresì è emerso l'ingente sostegno finanziario alla stessa minoranza (fondi statali e regionali) di cui già si conosceva l'entità.Il trasferimento alla Regione dell'importo di 4.834.072 euro, è avvenuto con il decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze, pur non raggiungendo la somma che speravano di distribuire per l'attività 2012 della minoranza.Lo Stato dovrebbe infatti a tal scopo destinare 6.902.062 euro.I diversi temi discussi alla Conferenza, sono stati illustrati dal direttore dello SLORI Jagodic. Il programma prevedeva relazioni: sullo stato dell'arte della minoranza linguistica slovena,il grado di attuazione della legge 38/01 e della L.R. 26/07, il sostegno finanziario all'attività,i rapporti con le altre comunità, la cooperazione transfrontaliera; sull'uso della lingua slovena nella pubblica amministrazione; sulla percezione e grado di soddisfazione dei cittadini rispetto alla tutela della minoranza. Da quanto sappiamo sono stati indetti anche dei concorsi e bandi, esclusivamente per coloro i quali, conoscendo la lingua slovena, siano gli unici a concorrere a quei posti amministrativi. Bisogna riconoscere che è stata rilevante, l'attività svolta della Regione nei confronti di Roma, affinchè non si taglino i finanziamenti riservati per la minoranza slovena. Il presidente regionale Tondo, aveva scritto a Monti, sulle organizzazioni slovene e i potenziali sviluppi negativi nel futuro dialogo con la Slovenia. Tali richieste però suonano come un ricatto, quasi un silenzio derivato forse, da un vecchio compromesso con l'Italia nel periodo del dopoguerra. Sta di fatto che a tutt'oggi la minoranza slovena continua a pretendere e rìceve ingenti milioni per le sue associazioni. A disturbare un pò la quiete alla conferenza di Gorizia, alcuni militanti de La Destra guidati da Mauro Steffe', che ha consegnato agli astanti sloveni, una lagnanza verso le loro eccessive pretese, ricevendo per contro notevole irritazione,e alcuni battibecchi. Non ricordiamo qui le innumerevoli manifestazioni e iniziative svolte contro le leggi della tutela supergarantista: un eccesso per una minoranza.
All'epoca la Legge 38/2001era stata votata in parlamento dalla sinistra, e persino dall'Udc di Casini. Questa minoranza per noi ha sempre di più. Si ricordi che con la L. 38/01 e L.R. n.26/2007, gli viene garantito un seggio, e con metà firme di sottoscrittori. Rimangono invariate le disposizioni senza censimento alcuno! Uno scandalo, come fa il governo a identificarli?, quando bisogna tener conto di indici Istat,(come per il fisco). Rimane inalterato lo stipendio del regionale, pur divenendo ancor più minoranza, essendo stata innalzata la soglia di rappresentanza, e ridotti di 10 i consiglieri regionali. Stando a queste leggi e non a compromessi, loro sarebbero già quasi spariti.

Mauro Steffe'

mercoledì 29 agosto 2012

moschea?

MOSCHEA/2 Il Piccolo 21Agosto

  La Destra è più severa della Lega Nord

Ritengo inopportuno un centro di cultura islamica, seppur lecito, poiché potrebbe esserci sempre qualcuno al quale potrebbe venire l'idea di creare delle cellule integraliste.
Di fatti tragici non episodici, ne abbiamo avuti a decine e la cultura buonista permissivista di sinistra, poi, sovvenziona le loro associazioni. Vi era stata anche la farsa della inutile raccolta firme della Lega, che ha gabbato i cittadini, poichè come si sa, il piano regolatore comunale non prevede immobili pubblici destinati ad altri culti se non ufficialmente riconosciuti.
Quindi da privati hanno preso comunque un immobile privato per la loro associazione.
Noi di La Destra, saremo sempre vigili su questa tematica.
Il problema che uno sia libero di credere ad Allah non ci riguarda. Resta il fatto che anche in centro molti bengalesi fanno le ore piccole, disturbando in quanto ubriachi la quiete pubblica di notte, svegliando i monfalconesi che cercano di dormire col caldo, o insozzando le vie attorno a Sant'Ambrogio e in centro.
Molti ci hanno riferito che nonostante le segnalazioni in Questura, non sono nemmeno intervenuti.
Ci vorrebbero più controlli notturni, e sanzioni. Noi, a differenza della Lega, vorremmo più severità. Perciò chiediamo un più rapido intervento nella zona centro, e multe anche ai pedoni ubriachi.

Mauro Steffè
La Destra

 

 

 

Gazebo e petizione della Destra in piazza

“Soldi nostri agli italiani, non per culti musulmani”.
  Con questo slogan “La Destra” è da ieri in piazza con un gazebo dalle 10 alle 12.30, e lo sarà anche nei week-end di settembre, per avviare una petizione. L’intento della petizione viene spiegato dal segretario Mauro Steffè. «Visto che non crediamo che la questione moschea possa risolversi per via consiliare, pensiamo sia meglio sentire i monfalconesi. Oltre che sensibilizzare l’opinione pubblica, ancora in letargo forse dinanzi a futuri incerti, vogliamo sondare quanti sono coloro i quali, sono o non sono favorevoli a dare aiuti pubblici all’associazione islamica. A fronte infatti della crisi anche alimentare in cui versano, molte famiglie di italiani, con problemi prioritari di sopravvivenza, altro che di preghiera quindi, vogliamo - dice Steffè - che le nostre tasse, i nostri soldi restino nelle tasche di nostri concittadini per far fronte a gravi problemi quotidiani. «Dopo di che - conclude Mauro Steffè - intendiamo consegnarlo al sindaco di Monfalcone per tener conto dell’opinione pubblica, al fine di indirizzare meglio le sue decisioni programmatiche».