lunedì 19 novembre 2012

giovedì 1 novembre 2012

ECCO 2 ARTICOLI NON PUBBLICATI DA IL PICCOLO negli ultimi 15giorni !!..
 ( La vergogna dellastampa detto il bugiardello,   anzi  bugiardazzo..)



 Il merito che non c'è

Mauro Steffe' coordinatore di LaDestra Monfalcone,
irride a meriti illusori che si attribuisce la Lega,
pavoneggiandosi per una semplice uscita, 
di aver impedito l'apertura di una sede per musulmani.
 Le sole ragioni per cui la comunità islamica,
non ha concluso l'acquisto dell'immobile in via I maggio,
è il problema della destinazione d'uso commerciale dello stabile,
e altresì poi anche il costo troppo ingente per la stessa comunità,
Il quale non ha reperito i fondi necessari, dice Steffe'.
Ciò secondo le parole di alcuni responsabili della comunità,
con i quali noi avevamo avuto qualche battibecco.
 Per il resto anche noi di La Destra allora spetterebbe un merito,
avendo raccolto con pochi banchetti diverse centinaia di firme,
da presentare al sindaco, per impedirne invece la destinazione,
di eventuali fondi pubblici..
Pertanto il merito non spetta a nessuno.

Mauro Steffe'
La Destra Monfalcone

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Un patriota una... piazzetta

Mauro Steffe' dell'Osservatorio Sociale e del Tradizionale,
ha consegnato qualche giorno fa all'assessorato competente,
il Curriculum di Pietro Dominutti, il patriota ucciso a Monfalcone,
in via Terenziana, con due colpi di pistola alla schiena da elementi partigiani filo slavi,
mentre rincasava la sera del lontano 14 gennaio 1948.
Il documento descrive in breve la sua esistenza,
ed è necessario alla richiesta di intitolazione
della piazzola antistante la stele dove era avvenuto l'omicidio.
Dopo un lungo periodo di ricerche e accertamenti dai familiari,
si è ricomposto il profilo di un semplice monfalconese come tutti gli altri,
più che di un patriota che cercava qualche gloria.
Ora spetta alla commissione, valutare l'intitolazione.
Ci sono vari motivi per ricordare quel delitto,
primo dei quali il rispetto per un italiano,
che semplicemente sentiva e voleva restare in Italia,
e non passare alla Yugoslavia che ora non c'è più,
nei tempi bui e travagliati del dopoguerra.
A gennaio la commemorazione annuale.

Mauro Steffe'
Osservatorio Sociale e del Tradizionale